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Diploma delle Abbazie Linea di San Michele

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LA LINEA DI SAN MICHELE

Un’antica via di pellegrinaggio, santuari disposti lungo una direttrice misteriosa e la figura di un Arcangelo protettore e guerriero, sono gli elementi fondanti che caratterizzano il mistero della Via Michaelica, un’antichissima rotta di pellegrinaggio che toccò i principali paesi dell’Europa antica.

Questa curiosa via di pellegrinaggio si è rivelata qualcosa di più vasto e profondo. Oggi quasi del tutto dimenticata, se non per i tre importanti e monumentali monasteri che ancora raccontano le antiche gesta e peregrinazioni di migliaia di fedeli, la Via Michaelica resta un enigma storico unico nel suo genere per la precisione, non tanto geometrica quanto spaziale, con cui gli eremi sono stati costruiti in luoghi suggestivi e in certi casi inaccessibili. Suggestione e mistero sembrano pervadere le chiese e le abbazie che portano il suo nome, non solo per il fascino e la bellezza che sembrano promanare, ma anche perché collegate da una linea ideale che prese il nome di Via Sancti Michaelis, una via di pellegrinaggio tra le più antiche e battute nel passato assieme alle consorelle Santiago de Compostela, Roma, la Terra Santa e non ultima la Via Francigena. A fianco dei tre santuari noti, dedicati all’Arcangelo e costituenti i tre centri fondanti della Via Michaelica, sono stati identificati altri punti posti in asse con la stessa immaginaria diagonale di san Michele. Una strana correlazione con i tre principali santuari europei in cui viene venerata la figura dell’Arcangelo, una curiosa linea che sembrava tagliare in due l’Europa. Altri santuari ampliano però tale diagonale fino a giungere al Monte Carmelo, tappa finale di questo lungo viaggio, ma forse anche tappa iniziale.

 

La Sezione A.R.I. di Busto Arsizio, con il patrocinio di

 

 
 
 
 
 
 

 

 
 

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