Il Diploma delle Abbazie Italiane

The Italian Abbeys Award

F.A.Q. - Domande Frequenti (parte integrante il regolamento)

 

 

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D. Conosco una chiesa che potrebbe essere inclusa nell'elenco. Come devo fare per segnalarla?

R. Occorre scaricare, compilare ed inoltrare l'apposito modulo, presente nella Sezione Modulistica, corredato da opportuna documentazione. Attenzione però: il manufatto deve essere stato edificato nel periodo indicato e cioè fino all'anno 1600. Non "il milleseicento" generico, ma proprio l'anno 1600 che chiude il XVI° secolo. Quindi una chiesa edificata nel 1590 (XVI° secolo) va bene, una costruita nel 1620 (XVII° secolo) non va bene. Dato che spesso i manufatti sono stati completati nel corso di diversi anni, si intende che la costruzione deve essere stata iniziata entro l'anno 1600 anche se si è completata in epoca successiva. Spesso si trovano termini come "seicentesco" oppure "del Seicento". Questi termini si riferiscono al XVII° secolo, così come il Novecento è il XX° secolo. Attenzione quindi alla datazione. Non inviate richieste per manufatti "seicenteschi": saranno senz'altro respinte!

D. Come posso dimostrare il periodo costruttivo?

R. E' necessario che nella domanda vengano citati ad esempio siti web che dimostrino la data di edificazione, oppure che siano allegate riproduzioni di documenti scannerizzati in cui si dimostra quanto richiesto. Ci dispiace, ma la semplice parola del richiedente non basta. I riferimenti a siti del Comune o le fotografie dei cartelli turistici messi dal Comune con l'indicazione del secolo di costruzione sono probanti.

D. Se una chiesa è stata edificata nel periodo indicato dal regolamento del diploma, ma ha poi subito modifiche o rimaneggiamenti è ancora valida?

R. Il regolamento cita: Referenze valide: per Abbazia si intende un manufatto, edificato in epoca paleocristiana o medioevale, avente carattere di monastero e luogo di culto gestito da un ordine religioso monastico e rette da un Abate. Ai fini del presente Diploma oltre alle Abbazie vere e proprie sono considerati validi Monasteri, Santuari, Basiliche, Eremi, Pievi, Cappelle, Chiese e relative Torri Campanarie, e ogni altro edificio che è stato consacrato al culto cristiano, tuttora attivo o dismesso, risalente all’epoca paleocristiana (sec. I°-IV°) o al Medio Evo (sec. V°-XV°), o al primo secolo dell'Evo Moderno (XVI° Secolo ovvero fino all'anno 1600) di cui esista ancor oggi traccia archeologica evidente sul territorio, anche in presenza di ristrutturazioni o rifacimenti posteriori a tale periodo. Quindi la referenza è da ritenersi valida se nella nuova chiesa rimane ancora oggi qualcosa di consistente dell'originaria architettura medioevale, ad esempio un muro, l'abside, o anche il campanile, oppure se vi sono stati rifacimenti/ricostruzioni anche in epoca di poco successiva al 1600 (al massimo entro il XVII° Secolo, ovvero fino all'anno 1700 che chiude il XVII° Secolo) ma sulle medesime fondamenta. Se invece non rimane più nulla dell'originale, oppure il rifacimento o la ricostruzione è avvenuta in altra sede, o secoli dopo, allora il nuovo manufatto non è valido ai fini di questo diploma. Spesso chiese non più recuperabili vengono interamente demolite ma il campanile è conservato. In questo caso è il campanile a costituire la referenza. Attenzione alla differenza tra restaurata e rifatta/ricostruita: per rifacimento o ricostruzione si intende che la chiesa è stata demolita interamente e ricostruita ex novo.

D. Se una chiesa e il suo campanile o il battistero appartengono a epoche differenti e sempre entro il limite dell'anno 1600, possono costituire più referenze?

R. Dal momento che questi manufatti sono spesso rimaneggiati e ricostruiti in epoche differenti, se il campanile costituisce un tutto unico con la chiesa non è considerabile come una seconda referenza. Diverso è il caso se il campanile o il battistero sono fisicamente separati dalla chiesa. In tal caso, rientrando nei canoni temporali previsti dal regolamento, possono essere assegnate più referenze.

D. Posso attivare una referenza D.A.I. contemporaneamente a referenze di altri Diplomi?

R. Sì il regolamento lo consente. Alcune referenze D.A.I. sono valide anche per altri Diplomi come il D.C.I. L'importante è che venga sempre citata la referenza D.A.I. durante l'attività.

D. Dopo l'attivazione andata a buon fine cosa devo fare?

R. Occorre compilare l'apposito modulo per chiedere la convalida dell'attivazione. Il modulo va inoltrato assieme al log e ad una foto all'indirizzo: dai [chiocciola] aribusto.it E' preferibile usare questo indirizzo invece di quello generico della Sez. ARI di Busto Arsizio comparso su Radio Rivista dal momento che questo è stato attivato appositamente per questo Diploma.

D. In che formato devo inviare log e foto?

R. Per quanto riguarda il log a partire dal 1° settembre 2008 deve essere inviato SOLO in formato ADIF, e il file deve essere nominato: call dell’attivatore senza /P - segno di sottolineatura - referenza in formato 6 digits senza trattino (es: IZ3ZZZ_VN0001.ADI).  Le foto devono essere di media grandezza, per intenderci né formato francobollo né molto grandi e "pesanti" come file. Consigliamo un formato compreso tra 400 x 300 e 1600 x 1200 pixel. La foto deve mostrare soprattutto la referenza attivata. Non inviate una foto di voi stessi con alle spalle un muro qualsiasi. La foto della Referenza è indispensabile per l'accredito dell'attivazione. Le foto inviate si intendono cedute dall'autore al DAI in via definitiva e saranno pubblicate nel sito PICASA dedicato al DAI. In nessun caso l'autore potrà richiederne la rimozione a posteriori. Chi fa attivazioni DAI implicitamente accetta queste condizioni.

D. Le chiese rupestri sono censibili?
R. No, per quanto talvolta ricche di testimonianze e di storia, le chiese rupestri non possono considerarsi dei manufatti, quindi non sono censibili.
D. Gli eremi sono censibili?

R. Sì, se vi è una edificazione di un manufatto e se è raggiungibile. Gli eremi intesi come caverne nelle montagne non sono manufatti e non possono essere censiti analogamente alle chiese rupestri. Attenzione che gli eremi devono essere raggiungibili: un eremo su una montagna che per essere raggiunto preveda un percorso ferrato in parete non è obiettivamente attivabile e quindi non verranno rilasciate referenze a questo tipo di oggetti.

D. Le cripte e le chiese ipogee sono censibili?

R. Molte chiese risalenti ad almeno un paio di secoli hanno cripte o fondamenta databili ad epoca medioevale,  quindi, a meno che non siano strutture a sé stanti (cioè l'unica cosa rimasta di un manufatto, senza edificazioni soprastanti, portato alla luce da eventi naturali o scavi archeologici) ed in mancanza di documentazione certa, si è adottato fin dal principio della catalogazione il criterio di non censire questo tipo di manufatti in quanto non presenti "sul territorio" ma al di sotto di esso e sovrastati da altra struttura non di origine medioevale. Naturalmente se la chiesa sovrastante è medioevale oppure di origine medioevale (come rimaneggiamento o rifacimento di preesistente edificio medioevale) allora è possibile censire la cripta assieme alla chiesa, come previsto dal regolamento.

D. Entro i 500 m dal mio QTH ho alcune referenze. Posso passarle ai miei corrispondenti?

R. A termini di regolamento si può attivare una referenza alla volta e massimo due al giorno. Però una volta attivata una referenza (con raggiungimento del quorum dei 100 QSO) ed inviato il modulo con il log e una foto al Manager, ed avendo avuto l'accredito, quella referenza rimane acquisita al residente, che potrà passarla a tutti i successivi QSO o scriverla sulla QSL. Non c'è bisogno di mandare log periodicamente, il software gestionale riconosce quando la referenza è acquisita in base alla data, e l'accredita all'hunter che la espone nella sua richiesta. Se si ha più di una referenza entro i 500 m dal QTH bisogna fare un'attivazione alla volta, e, ad accredito avvenuto, tutte le referenze accreditate, e quindi acquisite dal residente, possono essere passate ai futuri  corrispondenti. Se si hanno a disposizione 10 referenze entro i 500 m e si attivano tutte una dopo l'altra, e tutte vengono accreditate e pertanto acquisite, da quel momento il residente può scrivere sulla QSL che invierà ai propri corrispondenti tutte e 10 le referenze.

D. Spesso negli elenchi non si trova il Secolo ma ROM per Romanico, MED per Medioevale, GOT per Gotico, ecc. A quali secoli possono corrispondere queste definizioni generiche?

R. Vengono utilizzati i criteri della storia dell'arte, ecco un breve specchietto: PALEOCRISTIANO indica manufatti dei primi Secoli dell'Era Cristiana, fino alla morte di Carlo Magno (814 d.C.); MEDIOEVALE è un termine estensivo che va dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492 d.C.); BIZANTINO indica manufatti presenti nell'area dominata dall'Impero Romano d'Oriente in Italia, grossomodo dal V° al XV° Secolo; ROMANICO indica manufatti databili dalla fine del X° Secolo fino alla seconda metà del XII° Secolo; GOTICO indica manufatti databili dalla seconda metà del XII° secolo sino al XV° Secolo, epoca in cui l'architettura Gotica fu soppiantata in Italia dall'architettura Rinascimentale. Il TARDO GOTICO è collocabile dalla fine del XIV° Secolo a buona parte del XV° Secolo. Il BAROCCO assume rilevanza a partire dal XVI° secolo quindi ai nostri fini può rientrare nell'ambito temporale previsto. Una struttura per poter essere censita deve conservare elementi architettonici medioevali o risalenti al XVI° Secolo, fatto salvo quanto definito dalla risposta alla domanda nr. 3.

D. Se faccio un'attivazione con un nominativo diverso dal mio, esempio il nominativo della Sezione oppure un nominativo speciale, posso chiedere che mi venga accreditata?

R. L'attività viene accreditata al titolare di quel nominativo. Quindi se usate il nominativo della vostra Sezione l'attività sarà accreditata alla Sezione in quanto titolare di quel call. Però il regolamento prevede che, dopo aver raggiunto il quorum, potete mettere a log altri 50 QSO con il vostro nominativo e chiedere l'accredito anche per voi stessi. Se invece utilizzate un nominativo speciale (e per nominativi speciali si intendono solo quelli con prefissi II, IO, IP, IR e IY) attribuito dal Ministero a voi - e quindi ne siete il titolare - in questo caso potete chiederne l'accredito. Assieme al modulo, al log e alla foto dovrete allegare uno scan della lettera con cui il Ministero delle Comunicazioni attribuisce a voi quel determinato nominativo speciale.

D. Cosa succede alle referenze cancellate?

R. Vi sono due casi: 1) la referenza viene cancellata prima che sia stata attivata: il numero verrà riassegnato alla prima richiesta accolta per quella Regione. 2) la referenza è già stata attivata: se l'attivazione è stata convalidata dal manager rimarrà convalidata, il numero sarà congelato ma la referenza non potrà più essere riattivata. Vi sono diverse cause per cui una referenza può essere cancellata: perché non esistono più tracce evidenti della sua esistenza sul territorio (ruderi in seguito eliminati), oppure perché si è scoperto essere un doppione di un'altra referenza, oppure perché si è successivamente scoperto essere stata costruita in periodo non medioevale o ricostruita in sedime diverso dall'originale o in epoca di parecchio successiva al Medioevo (vedi risposta nr. 3). Per far cancellare una referenza bisogna utilizzare l'apposito modulo scaricabile dalla Sezione Modulistica indicando nello stesso le motivazioni, e accompagnandolo con l'indicazione di siti web, scan di documenti, ecc. a supporto della richiesta. La Commissione Tecnica, dopo verifica della documentazione, esprimerà una decisione in merito e ne darà comunicazione al richiedente. Questa decisione è finale e inappellabile.

D. E' possibile chiedere una deroga al numero di attivazioni giornaliere con lo stesso call?
R. Vedi quanto disposto dal Regolamento per quanto riguarda attività in Regioni diverse dalla propria in cui la percentuale di referenze attivate è sotto il 40%.
D. Se una referenza viene attivata da più operatori come si computa il tempo minimo di attività di 1 ora?

R: I 60' sono da intendere per l'intera attivazione della referenza, anche se lavorata da più operatori. L'intento dello Staff è quello di fare sì che ogni referenza sia "on air" almeno per un'ora, indipendentemente da chi la attiva e su quale banda viene attivata. Per fare un esempio: se a condurre l'attivazione sono 3 operatori che attivano una stessa referenza in sequenza, ognuno può lavorare per 20' (20 x 3 = 60), fatto salvo naturalmente quanto previsto dal regolamento a proposito del numero minimo di QSO per ottenere la validazione dell'attivazione. Se invece gli attivatori lavorano contemporaneamente su bande diverse l'importante è che fra il primo QSO relativo a quella referenza e l'ultimo QSO siano passati non meno di 60 minuti, indipendentemente da chi ha cominciato o finito l'attivazione.

D. Cosa succede se sbaglio a passare una referenza?

R. Troppo spesso accade che in seguito ad attivazioni DAI l'attivatore contatti il Manager perché ha passato in radio una referenza sbagliata e intende pertanto farsela correggere.
Lo Staff DAI ritiene che oggi ci siano sufficienti strumenti per poter determinare esattamente la referenza che si intende attivare e che tali errori siano dovuti per lo più a scarsa attenzione e a troppa sufficienza da parte dell'attivatore. Il fatto di passare una referenza errata porta a conseguenze piuttosto negative per il Diploma. Anche il diramare successivamente un comunicato per correggere la referenza passata non è una soluzione in quanto non tutti gli hunter, specie gli stranieri sono iscritti al Newsgroup e quindi questo porta a un grosso lavoro da parte del Manager ogni volta che arrivano richieste di diplomi o avanzamenti per comunicare ai richiedenti le variazioni intercorse.
Più volte in passato abbiamo sollecitato gli Attivatori ad una maggiore attenzione. Purtroppo il nostro invito è stato disatteso, per cui ci troviamo costretti ad inserire delle sanzioni per coloro i quali da oggi sbaglieranno ancora a passare la referenza:
a) Attivazione terminata, ovvero quorum raggiunto, passando un codice referenza errato: non convalida dell'attivazione sia all'attivatore che agli hunters. (Spiace per gli hunters ma che se la prendano con gli attivatori).
b) Attivazione iniziata ma non terminata ovvero l'attivatore si accorge in corso d'opera di star passando una referenza sbagliata: tutti i QSO fino a quel momento messi a log vengono azzerati (varranno solo come contatto ma non per la referenza) e l'attivatore deve ripartire daccapo con l'attività passando stavolta il numero corretto di referenza. Se non è possibile farlo seduta stante, dovrà ripetere l'attivazione non oltre i 30 giorni e con la limitazione di 1 sola attivazione nella giornata (solo quella, in pratica)
c) il primo errore non comporta alcuna sanzione eccetto quanto previsto dai punti a) e b). Al secondo errore invece sarà irrogata automaticamente una sanzione di sospensione dalle attivazioni per 1 mese.
d) nel caso in cui emerga a distanza di tempo un errore nella referenza attivata, ovvero questo errore non sia stato comunicato dall'attivatore al manager direttamente ed entro 7 giorni dalla conclusione dell'attività, l'attivazione sarà resa nulla per l'attivatore. Gli hunters invece potranno mantenere il loro score. L'attivatore sarà sospeso automaticamente dalle attivazioni DAI per un periodo di tempo di 3 mesi a far data da quando l'irregolarità è stata scoperta.

D. Voglio attivare delle referenze ma esse si trovano nel centro storico di una grande città o in una ZTL e non c'è un parcheggio nelle vicinanze che sia a meno di 500 metri dalla referenza. Cosa fare?

R. E' possibile richiedere una specifica deroga per attivare particolari referenze DAI situate in centri storici di grandi città o in ZTL in cui è pressoché impossibile poter accedere o comunque posizionarsi entro il raggio di 500 metri. Ogni richiesta di deroga di distanza dovrà essere inoltrata allo Staff con congruo anticipo sull'attivazione, dovrà essere opportunamente motivata e accompagnata da una mappa tratta da Google Earth, Google Maps , Bing Maps, o siti analoghi, indicante sia la referenza che la postazione dove l'attivatore intende posizionarsi, e la distanza in metri tra i due punti. Anche per attivatori a ridotta mobilità sarà possibile richiedere deroghe analoghe, anch'esse motivate con le stesse modalità delle precedenti. Lo Staff valuterà caso per caso e risponderà al richiedente, anche a seguito di ulteriori richieste di informazioni. La risposta dello Staff, positiva o negativa che sia, sarà incontestabile e definitiva. Si intende che tali deroghe assumono un carattere eccezionale e non di consuetudine. La distanza non potrà comunque superare gli 800 m misurati in linea d'aria tra postazione dell'attivatore e referenza.